Venezuela
Il Venezuela offre ai suoi visitatori una grande quantità di paesaggi selvaggi ed idilliaci. Con le sue spiagge dorate, i suoi rilievi singolari, le sue mitiche cascate, su tutte il maestoso Salto del Angel, i suoi monti innevati nelle Ande o l’impenetrabile foreste amazzonica, lo spaesamento è garantito in questo Paese, dalla grande diversità estetica e culturale.
La bellezza delle sue spiagge e delle sue isole mettono d’accordo tutti i turisti, e soprattutto nel famoso arcipelago di Los Roques, un must dell’immersione subacquea. Mare di un blu turchese, sabbia bianca e fine, con palme da cocco e acqua calda tutto l’anno: sull’arcipelago venezuelano potete trovare proprio tutti gli ingredienti di un’idilliaca cartolina.
La popolazione venezuelana è in gran parte meticcia, nata dall’incrocio delle etnie indigene sia con bianchi di origine generalmente ispanica sia con creoli e africani. Nel Paese sono presenti anche molti europei (spagnoli, italiani e portoghesi in particolare), mentre gli indigeni e gli asiatici costituiscono una percentuale trascurabile della popolazione locale. Inutile dire che la multietnicità del Venezuela ne ha fortemente influenzato la vita sociale e culturale, oltre che l’arte.
La capitale del Paese, Caracas, è uno dei grandi centri economici più importanti dell’America Latina, grazie soprattutto allo sviluppo dell’industria petrolifera durante gli anni Settanta e Ottanta. Nella città sorgono enormi edifici di cemento e grandi centri commerciali, ma anche alcuni splendidi parchi. A pochi chilometri dal centro urbano, poi, ecco che si possono trovare le candide spiagge del Litorale Centrale. Nella periferia che si sviluppa sulla collina, invece, ecco evidenziarsi il contrasto con il centro, quando si sorgono le piccole abitazioni dette ranchos, le colorate case abusive dei barrios.
Il Venezuela é la meta perfetta in ogni periodo dell’anno, a seconda da cosa si sceglie di fare e da quanto tempo si ha a disposizione.
Il suo clima tropicale, di fatto, divide l’anno in due grandi stagioni: quella secca e quella delle piogge.
La prima va da dicembre ad aprile ed è quella più piacevole, grazie ad un clima meno umido e caldo e alla presenza costante del sole.
La seconda, che da fine aprile a novembre, è segnata dalle forti piogge e dall’opprimente calura umida. In compenso, alcune attrazioni famose, come le spettacolari cascate del Salto del Angel, sono decisamente più impressionanti durante la stagione delle piogge.
Il Monte Roraima è alto quasi 2800 m e in sommità si possono osservare una vegetazione e una fauna, oltre a un paesaggio, unici al mondo. La conformazione del monte é davvero particolare, tanto da poterlo quasi considerare come un altopiano. Paradiso per gli arrampicatori più esperti, il Monte Roraima ospita diversi tipi di piante carnivore e delle minuscole rane nere (che non sono in grado di saltare), gli unici vertebrati. Sulla vetta il paesaggio sembra lunare, disseminato di statue naturali scolpite dal vento in una roccia molto scura. Proprio sulla sommità si trovano “la valle dei cristalli”, un’area completamente ricoperta di quarzi; “el labirinto”, una zona ampia centinaia di metri quadrati dove la roccia è stata scavata in profondità dal vento in enormi cubi. Il Monte Roraima ha un’altra particolarità: quella di appartenere a ben 3 nazioni diverse: Brasile, Venezuela e Guyana.
Playa el Yaque offre ai turisti dei veri e propri angoli di paradiso, grazie al suo affaccio sul Mar dei Caraibi… Playa El Yaque, sull’Isal Margerita( la più grande del Venezuela) é forse una tra le spiagge più belle, con la sua sabbia bianchissima e l’acqua dai colori cristallini. Per la sua posizione esposa ai venti, é anche una delle mete preferite dai surfisti.
Parco Nazionale dell’Arcipelago di Los Roques: costituito da 42 isole più grandi e centinaia di piccoli isolotti, é caratterizzato dalla presenza di spiagge di sabbia finissima ed una florente vegetazione di mangrovie. Sull’isola maggiore chiamata Gran Roque, secondo il “National Geographic”, è situata una delle 10 spiagge più meravigliose al mondo: il Cayo de Agua; mentre leggermente più a Sud di esso, si trova la piccola isola di Dos Mosquises, dove esiste un centro per il ripopolamento delle tartarughe marine, arrivate purtroppo abbastanza vicino all’estinzione.
La Regione delle Ande. Il Venezuela ospita una buona porzione della Cordigliera delle Ande, una tra le catene montuose più alte e incredibili del Mondo. In questa parte del Paese il paesaggio cambia radicalmente: le alte cime perennemente innevate e le basse temperature fanno dimenticare in fretta le spiagge caraibiche. Anche in questa parte del Paese le escursioni da fare sono tantissime, e per tutte le esigenze.
MANGIARE IN VENEZUELA:
La cucina venezuelana è molto variegata e ricca di specialità locali, in virtù della grande estensione del Paese. Si mangiano polpette di mais fritte, carne di scimmia, mousse di mango, piragna o formiche dell’Amazzonia, ma anche hamburger, formaggio olandese e cioccolatini svizzeri. Tra le specialità locali, occorre menzionare l’arepa, tortino di mais farcito con formaggio cremoso e prosciutto, oppure con pollo o guacamole, pezzettini di manzo o tonno. Il piatto nazionale è il pabellon criollo, una specialità preparata con carne di manzo tagliata a dadini, profumata con cipolla, pomodori e coriandolo e servita con riso e fagioli neri. Come antipasto, si servono i tequenos, bastoncini di pasta avvolti con fettine di formaggio e poi fritti, o ancora le empanadas, fagottini farciti di formaggio, carne o pesce.
Sulla costa si mangiano molto pesce e mariscos (frutti di mare), mentre nelle pianure le carni predilette sono quelle di manzo, sia come muchacho (arrosto) sia come lomito (bistecca).
Tra i dessert tipici del Venezuela troviamo moltissimi frutti esotici: papaia, mango, anguria, guaiava, ananas. I dolci più amati sono il dulce de leche, specialità comune a molti altri stati del Sud America composta da latte e zucchero caramellato, e la torta di formaggio caraqueña (di Caracas). Si bevono molti succhi di frutta, ma anche deliziosi caffè, forti e dal lungo retrogusto. Tra gli alcolici, si trova la birra locale (Polar), il whisky, il rum e l’acquavite (aguardiente).
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